Il mantenimento dei figli dei genitori separati

I genitori hanno l’obbligo di mantenere la prole e questo dovere permane anche nel caso in cui si separino.
Il contributo al mantenimento a favore dei figli può essere fissato in sede giudiziale, durante il procedimento di separazione dei genitori ed è stabilito in relazione al collocamento abitativo dei figli e alle condizioni economiche dei genitori.

Quali sono le forme di collocamento dei minori?

Nel nostro ordinamento, esistono tre forme di collocamento dei minori:

  • il collocamento prevalente, in cui i figli risiedono in prevalenza presso l’abitazione del genitore considerato più idoneo (detto collocatario o affidatario); 
  • il collocamento alternato o turnario, quando la prole alterna periodi con ciascun genitore, che è detto paritetico quando il tempo è diviso in maniera uguale ;
  • il collocamento invariato,  quando sono i genitori ad alternarsi e i minori risiedono stabilmente in un’abitazione.

Nel caso di collocamento prevalente, a tutt’oggi la modalità di affido più diffuso, il genitore con cui i figli non coabitano contribuisce al mantenimento  sotto forma di assegno mensile, stabilito d’intesa tra le parti o in caso di disaccordo,  deciso dal Giudice, diretto a coprire le spese ordinarie, come abbigliamento, acquisti per la scuola e così via.

Il mantenimento dei figli e il regime di affidamento condiviso

La giurisprudenza oggi vede con favore il un regime di affido condiviso autentico in cui i figli passano metà tempo con entrambi i genitori, che si muove verso l’applicazione effettiva dei dettami della legge sull’affido condiviso.

Nell’ipotesi in cui le parti o il Giudice optino per il collocamento paritetico si prevede, il mantenimento diretto del minore nei periodi di rispettiva permanenza;  nel tempo in cui il bambino vive con il padre o con la madre, il genitore provvede a tutto l’occorrente senza necessità, quindi, di erogare all’altro genitore un assegno periodico.

L’unica eccezione è costituita dalle spese straordinarie che gravano sui genitori in parti uguali o in proporzione ai rispettivi redditi.

Il collocamento invariato

Pochissimi sono i casi del collocamento invariato, per le ovvie difficoltà logistiche che determina.

L’evoluzione del diritto di famiglia verso una visione che mette sullo stesso piano il padre e la madre, comporta anche una revisione della collocazione dei figli, sempre più orientata alla piena applicazione della legge sull’affido condiviso.

Questo comporterà anche un maggior ricorso al mantenimento diretto dei figli.